CHAKRA n. 2

SVADHISTHANA - DOLCE ARANCIONE: DOVE GUARISCONO LE EMOZIONI

L’arancione è il colore che risuona col nostro secondo centro energetico: si lega al piacere, alla sensualità e al cervello emotivo che abbiamo nella pancia.
È coinvolto nella regolazione dei nostri livelli di stress e felicità e va in squilibrio ogni volta che viviamo shock e traumi che ci fanno temere per la nostra incolumità.

L’arancione, incontro tra il rosso e il giallo, esprime sicurezza, salute e serietà. Può essere paragonato al forte suono di una campana, di un contralto o di una viola

Vasilij Kandinskij

Il secondo chakra si chiama Svadhisthana, che in sanscrito significa dolcezza.

È localizzato circa tre dita sotto all’ombelico e collegato nel corpo fisico agli organi sessuali, alla vescica, agli intestini e regola i liquidi nel corpo. E’ infatti legato all’elemento acqua che simboleggia le emozioni.

Come l’acqua, anche le nostre emozioni dovrebbero fluire, adattarsi e muoversi in una dinamicità che permette all’essere umano di perdere il controllo della mente e lasciarsi andare alle percezioni e alle esperienze per poter vivere appieno la vita e i suoi piaceri.

Il secondo centro energetico è il chakra legato alla sessualità e al colore arancione. Ha una connotazione energetica femminile, ricettiva e passiva, che accoglie e, insieme al primo chakra, stimola la creatività sessuale e riproduttiva.

Nel colore arancione si apre il mondo sensoriale dell’essere umano, della sensualità intesa proprio come l’apertura di questi canali di percezione che fanno da ponte tra il mondo esterno e il nostro mondo interiore. Tali informazioni vengono rielaborate sotto la forma fluida e instabile delle emozioni che, per loro natura, sono reazioni a tali sensazioni e dipendono spesso dal nostro stato di equilibrio interiore.

Controllare costantemente le emozioni è dispendioso a livello energetico e, se protratto nel tempo, si può arrivare ad un congelamento dell’individuo in una sorta di immobilità e freddezza interiore che lo allontana da se stesso e dagli altri: è quello che chiamiamo effetto iceberg.

Come accade nell’iceberg, anche dentro di noi resta l’acqua fresca e fluida nel nucleo, ma è sepolta da uno spesso strato di ghiaccio che ci isola dall’ambiente esterno non permettendo al dentro e al fuori di contattarsi e fondersi. In un tale quadro energetico si vive il senso di separazione che rende l’essere umano tanto infelice.

Noi siamo programmati per il piacere; sin da piccoli, biologicamente, siamo progettati per procurarci la soddisfazione dei nostri piaceri. Tutti abbiamo testimoniato il disperato pianto di fame di un neonato che cerca la mamma e potuto poi constatare il suo viso beato dopo aver ricevuto l’atteso nutrimento. Il contatto col seno materno non nutre solo la fame fisica del piccolo, ma anche il bisogno assoluto di contatto e contenimento che il bambino ha sin dalla nascita. Siamo l’unica specie animale che nasce con questo bisogno: il calore umano, la dolcezza del latte materno, dell’abbraccio e dello sguardo amorevole dell’adulto permettono al neonato di sentire il piacere della vita e la sicurezza dell’essere accudito e amato. E tutte queste sensazioni sono proprio alla base del piacere e della sessualità.

Per questo motivo

il colore arancione è il colore della sacralità della vita e della beatitudine.

Qual è la beatitudine più profonda e appagante del sentirsi uniti al creatore, che è madre e padre insieme? Per questo motivo i monaci tibetani usano drappeggiare attorno al loro corpo un tessuto arancione carico a simboleggiare l’abbraccio amorevole dell’universo.

Inoltre, fateci caso, anche in natura i cibi arancioni come la carota o la zucca hanno un sapore dolce e donano un immediato senso di allegria e spensieratezza. L’arancione è il colore del benessere per eccellenza: anche i frutti ricchi in vitamina C sono arancioni! E’ quindi il colore della salute.

Nel sistema di cromoterapia liquida Aura-Soma® la bottiglia Equilibrium B26 è associata al secondo chakra. E’ infatti arancione su arancione ed è una delle più vendute al mondo. Le frequenze di questa bottiglia facilitano la guarigione dei corpi eterico e fisico attraverso il riequilibrio emozionale.

Sono infatti le emozioni disarmoniche a causare moltissime malattie.

L’arancione, regolando i flussi emotivi e riavvicinandoci al sentire, opera uno sblocco che di riflesso libera i ristagni energetici nel corpo fisico aiutando i nostri organi emuntori a espellere le tossine che, se si accumulano in eccesso, ammalano l’organismo.

Inoltre questo chakra e questo colore si associano all’intestino, che è chiamato anche il secondo cervello o cervello emotivo.

Conosciamo tutti il detto “scegliere di pancia”: la nostra emotività regola anche il benessere del nostro intestino. Quando le nostre emozioni fluiscono liberamente e vengono ascoltate lo stato di benessere è facilitato: sono infatti un’educazione rigida e moralistica, abusi, shock, traumi e la freddezza emotiva dell’ambiente familiare a generare squilibri a questo chakra che ci allontanano sempre più dal percepire il nostro corpo e i suoi naturali impulsi, operando una infausta separazione tra il corpo e la mente.

E’ così che non ci permettiamo quella rilassante passeggiata tra i boschi che desideriamo tanto, oppure una decina di minuti di sonno in più alla mattina e poco a poco ci scopriamo più tesi e in allerta. Liberando le nostre sensazioni, ascoltando i messaggi del nostro corpo e i suoi desideri abbiamo la possibilità di allentare le tensioni e lo stress che sono invalidanti per la nostra salute perché attivano in modo innaturale l’asse ipofisi-surrene, detta anche asse dello stress.

Il lavoro energetico sul secondo chakra, usando il colore arancione e le frequenze musicali ad esso associate, sono un ottimo strumento per

gestire i nostri livelli di cortisolo e prenderci cura quotidianamente della nostra salute emotiva.

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